Mourinho duro con Santon: "Non è tranquillo, resta a casa"

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Lonely_sniper
view post Posted on 1/11/2009, 12:02




Balotelli e Santon restano a casa e non seguono l’Inter a Livorno, appuntamento che è una tappa sulla strada per Kiev. Ma il tormentone stavolta riguarda il baby nerazzurro ritenuto meno "esuberante" dei due.

Mario, infatti, dopo un tempo fantastico, la doppietta al Palermo e un capriccetto infantile perchè voleva tirare il rigore, riposa semplicemente perchè non è ancora guarito da una forma influenzale.

L’altro, il difensore, per «decisione dell’allenatore». Più o meno perchè si è giocato male la carta offertagli nel secondo tempo contro la squadra di Zenga. E poi per toglierlo dalla ribalta, visto che secondo Mourinho rischia seriamente di prendere il posto del compagno attaccante sulla graticola del gossip pallonaro. «Mi sembra che con Santon si ripeta la storia di Balotelli: i giornali vogliono parlare sempre di lui», si lamenta Mourinho. Il tecnico portoghese, però, sarebbe particolarmente infastidito per le notizie pubblicate da un quotidiano sportivo sulla telefonata fatta a Santon dopo la gara di giovedì sera contro il Palermo.

«Il ragazzo non vive un momento di tranquillità: è in prima pagina sui giornali con una bugia su di lui. Io non ho mai chiamato Santon la sera dopo la partita - sostiene Mourinho -. Ci ho parlato un’ora in allenamento, insieme ai miei collaboratori. Questo di sicuro non aiuta un ragazzino». E poi inscena un battibecco con l’autore del servizio: «Sei tu il giornalista bugiardo?». «No, magari il bugiardo è lei...».

E allora, anche se manca Chivu squalificato, Santon resta a Milano: «È stato convocato in tutte le partite con noi, questa è la prima che salta». Ma non è lo stesso sistema usato da Mourinho per i capricci di Balotelli. «I due hanno personalità diverse - spiega il tecnico - normale che ci sia un modo diverso di interagire fra me e loro». Santon potrebbe partire in prestito a gennaio? «Questa domanda non merita risposta».

Mourinho si porta appresso tutti gli attaccanti che ha: oltre a Eto'o («sta meglio e anche se non al 100% potrebbe giocare entrambe le prossime due partite») e Milito («è stato importante per lui segnare subito al rientro dopo una lunga assenza»), che saranno i titolari, partono per la Toscana anche Suazo, Quaresma e Arnautovic.

Non sarà comunque una passeggiata. Degli avversari di oggi, Mourinho dice: «Hanno pareggiato in casa con il Milan. Poi Ruotolo non è stato fortunato, ma ha lavorato bene. Adesso c’è un nuovo tecnico, Cosmi, che in un modo rispettoso io chiamo "mago Merlino". Con una squadra difensivamente forte, segna un gol e si chiude ancora di più, in uno stadio in cui non sono mai stato, ma che non mi sembra facile per atmosfera».

È vero c’è Kiev e la Dinamo, ma il turnover sarà minimo. Riappare anche Materazzi, che per Mourinho è tra gli "imprescindibili". «Ora il suo ruolo è importante nello spogliatoio, però quando gioca lo fa bene. Per le prossime due partite sarà convocato».

Inutile infine chiedere a Mourinho di commentare il parere di Maurizio Zamparini secondo il quale la Juve gioca al calcio e l’Inter no. «Chi è? Non so niente». Il tecnico portoghese aveva comunque detto in precedenza di ritenere l’Inter di quest’anno una squadra «che gioca meglio rispetto a quella di un anno fa. Con un pensiero offensivo che parte da dietro con tanto possesso palla e costruzione del gioco». «Vediamo - ha concluso - se riusciamo a vincere lo scudetto con un gioco più bello».
 
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