iniziano i giochi

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•Luca†
view post Posted on 1/11/2009, 11:31





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Stato: Offline: ultima azione eseguita il 31/10/2009, 23:16



Arrivammo di corsa a casa di Paola, piene di voglia, di desiderio di continuare a godere e di darci tutto quello che potevamo. Per me era stato un pomeriggio di orgasmi continui, ma il piacere piu´ bello era stato nel momento in cui l´avevo vista stringere le cosce per godere del suo per il momento unico orgasmo. Avevo voglia anche io di farle provare brividi di passione e di piacere che avrebbe ricordato a lungo e non perdemmo tempo appena arrivati nel suo appartamento. Sapevamo che saremmo state sole per diverse ore prima dell´ arrivo dei suoi genitori e senza tanti preliminari non essendocene ormai la necessita´ tanto eravamo eccitate, ci gettammo sul suo letto e cominciammo a baciarci come fossimo degli amanti, ad accarezzarci, a stringerci talmente forte da sentire il battito del cuore dell´altra. Rapidamente portai le mani sotto il suo vestitino e cominciai ad accarezzarle le cosce che bruciavano, passando la mano aperta sul suo perizoma pieno ancora del suo miele che poco prima aveva versato in abbondanza. La sentivo ancora pulsare e capii subito che l´orgasmo che aveva avuto pochi minuti prima era stato qualcosa di leggero dovuto piu´ all´ eccitazione del pomeriggio che ad una vera e propira eplosione dei sensi. Iniziai a muovere la mano ruotandola sul suo perizoma vedendo le sue gambe che piano si allargavano sempre di piu´. La sentivo fradicia ormai ed il suo respiro ed I suoi gemiti erano talmente coinvolgenti che anche dalla mia fica continuavano ad uscire copiosi rivoli di piacere. Le sfilai il perizoma mentre lei faceva lo stesso con la maglietta ed il reggiseno ed in un attimo mi ritrovai a gustare I suoi umori con la lingua, a mordicchiarle il clitoride, a succhiarle l´ anima tanto desideravo farla godere come avevo goduto io. Le allargai le gambe con le mani lasciando che la lingua facesse il resto e sentivo le sue parole quasi gridate tanto era eccitata che dicevano: „Fammi morire Claudia, fammi impazzire di piacere…mi sento un vulcano che sta per eruttare..non smettere mai ti prego….“ e si contorceva sul letto strusciando il suo ventre alla mia bocca che avida dei suoi succhi continuava a bere da quella sorgente senza fine. Le poggiai la mano sul ventre per sentire quasi le contrazioni del suo bacino e calcolare quanto stava godendo e quanto vicino fosse il suo orgasmo e premendo e ruotando la mano sui suoi peli pubici la sentivo veramente prossima ad una esplosione violenta. Mi fermai un attimo e mi alzai notando disappunto nei suoi occhi che gia´stavano pregustando il piacere sublime, ma era quello che volevo per lei in quel momento e corsi a prendere le palline cinesi che avevamo appena comprate. Ne aprii la scatola e cominciai a succhiare la prima pallina e la cordicella con la quale erano unite tutte le cinque palline. La vedevo ancora piu´ eccitata e vogliosa di esplodere tanto che si era portata due dita sul clitoride come a continuare quel piacere solitario e guardandomi sembrava mi implorasse di farla venire subito. Mi abbassai ancora su di lei sostituendo le sue dita con le mie e di nuovo portando la mia lingua a saettare veloce su quel clitoride che sembrava pulsare da quanto era gonfio. Lo sentivo indurirsi ad ogni tocco della lingua mentre le dita le aprivano la fica per scavare lungo le sue pareti alla ricerca di ogni goccia del suo piacere. Ascoltavo sempre con maggior piacere e trasporto I suoi lamenti di goduria tanto che fui costretta a slacciarmi I pantaloni ed a sfilarmeli velocemente tanta era la voglia che mi era tornata di godere ancora. La mia lingua intanto continuava le sue traiettorie elicoidali sul suo clitoride e le sue contrazioni le sentivo sempre piu´ rapide e piu´ forti. Continuando a leccarla dovunque e senza sosta presi la prima delle cinque palline legate e me la infilai in bocca. Tornai di nuovo tra le sue grandi labbra ormai completamente aperte e lubrificate dai suoi stessi umori mischiati alla mia saliva e come se le baciassi aprendo piano le mie labbra iniziai a spingere la pallina dentro la sua fessura che vedevo allargarsi ancora per accogliere completamente la sfera. La mia lingua spingeva e sentivo la sua fica che aspirava come fosse stata una bocca vorace ed allo stesso tempo ad ogni piccola parte che la penetrava corrispondeva un gemito di goduria. Mi aiutavo con le mani per prendere via via le altre palline e portarmele alla bocca, ma non feci in tempo a spingere completamente la seconda pallina dentro di lei ormai in preda a convulsioni ed a rapide contrazioni che la sentii urlare il suo orgasmo e la vidi tremare letteralmente con quella pallina e mezzo infilata nel suo corpo. Di sicuro doveva essere stato un orgasmo incredibilmente potente perche´ non l´ aveva mai vista in quelle condizioni ma stava letteralmente barcollando come a rispondere ad ogni pulsazione del suo utero. Ero eccitatissima nel vederla cosi´e mentre mi gustavo I suoi umori iniziavo ancora a torturarmi il clitoride con due dita facendole ruotare e schiacciandomi il bottoncino fino a sentirlo ancora una volta prossimo all´orgasmo. Ma volevo il suo piacere adesso, volevo farla morire come mi aveva chiesto e cosi´ per far provare anche a lei la sensazione di sentirsi il corpo pieno nonostante le sue convulsioni continuavano a farla saltare sul letto spinsi completamente dentro la sua fica anche la seconda pallina e mi apprestai a portarmi la terza alla bocca. La sentivo urlare, dire frasi sconnesse e senza senso, sembrava in preda ad un qualcosa di veramente mai visto ma non mi scomposi e tenendole sempre ben larghe le cosce iniziai a spingere anche la terza pallina dentro la sua fica. Inizio´ ad ansimare urlando parole che non capivo tra le quali distinguevo solo: „Claudia… ancoooooraaaaa… ancooooraaaaaa….. gooooooodooo“ e seguito da queste urla un altro potente scatto nervoso del suo bacino verso la mia faccia che mi fece capire che era venuta ancora. Vederla cosi´ stravolta a contorcersi sentendosi il corpo pieno di quelle sferette era qualcosa di meravigliosamente eccitante per me che continuavo incessantemente a masturbarmi il clitoride senza mai fermarmi come se volessi consumarlo. Mentre ancora la leccavo e le ripulivo le gocce di piacere dalle cosce e mi stuzzicavo come una forsennata il clitoride decisi di compiere un passo decisivo verso un mio nuovo orgasmo e magari verso un altro piu´ potente per Paola. Mi sollevai e da sola senza chiedere il suo aiuto che vedevo distesa ancora nel tentativo di recuperare un po´di forze, avvicinai la mia fica affamata alla cordicella che fuoriusciva dal suo corpo dove ancora due palline aspettavano pronte a farci godere. Presi l´altra cima della cordicella e lentamente continuando a massaggiarmi il clitoride mi lasciai penetrare dalla prima pallina. Sara´ stato il movimento che compiva lei ormai attaccata a me da quello strumento di piacere o sara´ stata la differenza di spessore delle palline rispetto a quelle che avevo provato nella macchina, unite all´ eccitazione ormai giunta al parossismo, ma appena sentii il mio corpo risucchiare la sfera ripresi la mia serie di orgasmi e iniziai a contorcermi come lei muovendomi sempre piu´ rapidamente. Era qualcosa di irressistibile, di irrefrenabile, di meravigliosamente eccitante. Sentivo il calore della sua fica sulla mia anche se ci separavano circa 6-7 centimetri e piu´lei si muoveva per godere ancora con le sue tre sfere che la riempivano piu´ io sentivo I miei orgasmi montare dentro di me e crescere e farmi impazzire dal piacere. Mi avvicinai ancora un po´ a lei ma fu lei che prese l´ iniziativa afferrando l´ultima pallina e schiacciandola velocemente dentro la mia fica dove fu immediatamente risucchiata. A quel punto eravamo unite, attaccate l´ un l´ altra e le nostre grida di piacere si levavano in quella camera silenziosa come fossimo state in preda al demonio. Urlavamo e ci muovevamo strusciandoci fica a fica, sentendo I nostri umori sulle cosce dell´altra, sentendo il bottoncino dell´altra pulsare sopra il proprio. Fu molto piu´ di semplici scariche elettriche, mi sentivo in completa trance ma allo stesso tempo quasi all´unisono ci spingevamo l´una nell´altra come a volerci sfondare, a volerci fondere nel corpo dell´altra e le urla che seguirono non facevano altro che accrescere questo piacere voluttuoso e farci esplodere in orgasmi sempre piu´ potenti. Credo di non aver provato tanto piacere come allora, un piacere fisico nel provare orgasmi ed un piacere psicologico nel sentire sulla mia fica I suoi orgasmi. Era un movimento continuo, rotatorio che sembrava non stancarci mai fin quando non ci prendemmo per le mani stringendole forte dandoci le ultime spinte per sentirci quasi dentro l´ altro corpo ed allo stesso tempo far smuovere le palline dentro l´altra e con queste spinte e questo ritmo sempre piu´ veloce contiuammo a godere e venire sentendo sulle cosce posteriori quanto liquido era ormai fuoriuscito dai nostri corpi. Dopo un ultimo urlo ed un ultimo orgasmo rimanemmo per un po´ distese con le gambe incrociate lasciando quasi che le nostre fiche si parlassero e continuassero a baciarsi prima di sollevarci e ricomporci alla meglio per abbracciarci. La aiutai a rialzarsi e lentamente le estrassi le palline che vedevo piene di liquido gelatinoso e biancastro dalla fica e piano tolsi anche le mie nelle stesse condizioni. Me le portai alla bocca ed iniziai a succhiarle per ripulirle ma sentii Paola che mi diceva: „Lasciami un po´ del tuo sapore da gustare…sei stata meravigliosa Claudia…e´ stato meraviglioso. Non credo che potro´ mai godere cosi´ tanto nella mia vita“. Avvicinandomi a lei le porsi l´altro capo della cordicella in modo che iniziasse a ripulire le palline piene del nostro nettare ed infine ci baciammo lasciando che le nostre lingue si scambiassero cio´ che avevano poco prima assorbito. Mi sentivo esausta e vedevo la sua faccia rossa come non l´ avevo mai vista. Provai a chiederle se sapeva quante volte era venuta perche´ io avevo perso il conto gia´ mentre stavamo ancora nella macchina e lei guardandomi con un sorriso e baciandomi sulle labbra rispose: „Tesoro, ho perso il conto anche io dopo il sesto orgasmo ma piu´ che la quantita´ e´ stata la potenza degli orgasmi..non credevo che questi giochini potessero essere cosi´ straeccitanti, ma se sono tutti cosi´ li voglio provare ancora perche´ mi fai sentire bene, e godere con te e sentirti godere e succhiare poi ogni goccia del tuo corpo e´ meraviglioso. Sono distrutta credimi ma vedo che anche tu non stai meglio – e sorrise – ma un giorno cosi´ non sara´ facile da dimenticare e non credo ci possa essere al mondo un uomo capace di farmi provare tutto quello che ho provato oggi con te.“ Riponemmo in un cassetto I nostri acquisti ripromettendoci di rifarlo presto e dovemmo rivestirci in fretta perche´ ci stava nuovamente tornando la voglia ma stavano per arrivare I suoi….
 
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