la storia di Sara e Alberto

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•Luca†
view post Posted on 1/11/2009, 11:28




Sara e’ arrivata a casa mia per trascorrere insieme il weekend, ma stasera non potremo starcene tranquilli. Poco male, fra qualche mese staremo insieme e ci vivremo sulla pelle l’un l’altro.

Un suo collega di ufficio che va in pensione ha tanto insistito per festeggiare.

Dovrebbe arrivare per l’ora di cena. Sara e’ elettrica, si sta vestendo mentre io preparo una pasta lievemente piccante.

Salvatore da buon siciliano, e’ puntuale. Da sempre scapolo, non deve avere molti amici..

Alto, fisicamente asciutto, capelli tutti bianchi a spazzola, tiene molto all’immagine, seppur sia demodee con quel vestito panama stretto ai fianchi ed il foulard al taschino.

Lo faccio accomodare al tavolo e gli servo un Campari ghiacciato. Non so cosa dirgli, ma finalmente arriva la mia Sara, ha i capelli neri lisci e abbastanza lunghi, gli occhi castani, molto snella.


E’ visibilmente turbato, forse il vestito blu notte che Lei indossa, morbido, molto aderente, chiuso sul davanti da tanti piccoli bottoni e che sembra cucito al corpo della mia ragazza lo ha confuso. Noto che lei non ha fatto in tempo ad allacciare diverse asole in basso, sino a mezza coscia e poi altri in alto. La scollatura e’un po’ troppo profonda.

I seni di Sara mi hanno sempre fatto impazzire, sfrontati, alti, ben separati non troppo grandi. Hanno quello spazio che durante l’amore Lei usa sovente per giocare, tenendovi l’oggetto dei suoi desideri.

Torna dalla cucina con la pasta scolata e condita. Inizia a servirlo riempiendogli il piatto.


Salvatore cerca di misurare la quantita’, ma e’ visibilmente distratto da Lei, incline verso di Lui. Seduto parla con me, ma segue i suoi gesti e con classe allunga lo sguardo sulle tettine di Sara china verso di lui e con la scollatura troppo ampia.

Provo gelosia mista a piacere che Lei sia cosi’ apprezzata.

La cena trascorre amabilmente. Durante le portate, piu’ volte mi chiedo se Salvatore, accomodato al tavolo fra noi due, abbia cercato di sfiorare con la sua, la gamba piu’ vicina di Sara

Lei non mi ha detto nulla, nemmeno con lo sguardo ed io muoio di dubbi.


Terminato il dolce, mentre avanzo permesso per una veloce ritirata in bagno, Salvatore mi chiede di intrattenerla facendola ballare, nell’attesa del mio ritorno.

Lei e’un po’ imbarazzata, Io non gradisco molto, ma il dovere verso l’ospite e’ d’obbligo.

Mentre mi avvio, vedo che al ritmo di un dolce lento Caraibico, Salvatore prende la mano destra di Lei con la sua e con l’altro braccio la cinge alla vita., accompagnandola a muoversi al ritmo della avvolgente musica. Maledizione!



Mentre sono in bagno, vivo di curiosita’ e di tensione, cerco di interpretare ogni minimo rumore, poi vinto da ansia, dubbio e frenesia, esco dalla finestra sul balcone che circonda i locali e risalgo sino alla finestra della sala, il vetro seminascosto dalla tenda

Seguo gli interminabili secondi delle canzoni che trascorrono col fiato sospeso.

Da fuori vedo che lo sguardo di Sara si sposta sovente con soverchia attenzione sul buio corridoio dove io sono sparito.

Non capisco se abbia desiderio, oppure apprensione che Io possa improvvisamente nuovamente apparire.

Salvatore e’ invece piu’ disteso, la mano sul fianco di Sara scende lentamente e tiene ora fermamente bloccata la curva della sua natica e lei per rimando gli si appoggia dolcemente contro

Diavolo! Che fa!? La svenevole e non gli dice nulla!?

Cavolo, e’ ancora un bell’uomo ma ha ormai una bella eta’!


Mentre ruotano lentamente, non mi capacito che lo lasci fare, la vedo distintamente stringersi ancora piu’ a Lui, accettare che il dito medio della mano di Salvatore si insinui lentamente, ma con decisione nel piccolo solco del Suo bellissimo sedere, spingendo addirittura il vestito blu a rimanere incastrato con una piega, all’interno della fessura.

Con arte sapiente, oramai rassicurato dal fatto di sentirla abbandonata fra le sue braccia, Salvatore incunea sempre piu’ il suo dito nel pertugio e la fa protendere ed aderire a lui, facendole probabilmente sentire il crescente rigonfiamento sotto i suoi pantaloni.


Mentre la sfiora con la bocca sul collo e poi vicino all’orecchio, accompagna il braccio di Lei dietro la sua nuca. Mentre lei lo accarezza sul collo, Salvatore non perde tempo e le abbassa la spallina del vestito. Un piccolo seno abbronzato sguscia dall’abito blu di Sara che, come se nulla fosse, gli rivolge un sorriso malizioso e divertito, poi torna lo sguardo verso il buio corridoio, attenta ai rumori che preannuncino un mio possibile ritorno.

Per nulla ansioso, Salvatore piega di lato il capo ed inizia a succhiare ed a stuzzicare con la lingua e le sue labbra il piccolo capezzolo in punta alla tettina.

Stuzzicata ed eccitata dalla piacevole sensazione, la intravedo senza piu’ ritegno accarezzarsi il seno con una mano per poi sorreggerlo da sotto e meglio offrirlo alle labbra avide dell’uomo, mentre con l’altra mano gli tiene sempre la nuca e accarezzandolo fra i radi capelli gli impedisce di smettere…

Vorrei tornare, ho il cuore in tumulto, ma al medesimo istante la curiosita’ di scoprire i limiti cui puo’ giungere questa sconosciuta Sara mi istiga nel proseguire a spiare.

Il mio stomaco assomiglia da tempo un pugno rattrappito…

Salvatore rialza la testa, la fissa negli occhi, poi le sussurra qualcosa, entrambi sorridono e si voltano verso il buio corridoio del bagno

Sara mi grida “Iuhuu!!..ma sei morto..?? Torno alla finestra del servizio e senza rientrare, ma piegandomi verso l’interno, rispondo ad alta voce “al diavolo!..ho proprio un bel mal di stonaco..ancora 5 minuti!”- poi ritorno alla mia postazione scrutando la sala..

Il piu’ rassicurato e’ Salvatore. Con due dita della mano fa il gesto di OK a Sara tornata titubante dopo l’interruzione della eccitante situazione

Per non consentirle di riflettere, Salvatore si azzarda ad avvicinare la sua bocca a quella di Sara, Lei istintivamente si ritrae inarcandosi all’indietro. Le mani sapienti di Salvatore l’afferrano ai fianchi per evitare che cada nel gesto istintivo di ritrasi, poi con decisione la fa ruotare.


Ora lui e’ alle sue spalle, le mani non la liberano, la stringe forte tirandola contro di se.

Intravedo Sara di lato, forse un po’ pentita per avere illuso in precedenza Salvatore ed averlo poi spiazzato rifiutandosi, ora gli lascia l’iniziativa.

Lui ci riprova ed inizia a muovere il suo bacino contro le natiche di Sara, mentre con le mani scivola lungo il vestito, scendendo dai fianchi verso le cosce di Sara.

Le dolci carezze la ristuzzicano, riprende a muoversi sul lento ritmo latino caraibico, ondeggiando le sue natiche sino a strofinarle sull’inguine dell’uomo.

Realizzo che Lei voglia solo divertirsi a provocarlo, rifiato un attimo, ma lui ora si e’ fortemente eccitato nella situazione. Le dita delle sue mani sono arrivate al termine del vestito, ora sono a contatto diretto della nuda pelle delle cosce di Sara.

Indugia sapientemente, le sfiora ripetutamente coi polpastrelli a meta’ altezza, poi un centimetro alla volta, quasi timoroso che lei decida nuovamente di allontanarsi, risale lentamente le sue gambe con le mani sotto la soffice tela.

La rialza piano piano, scopre le gambe di Sara sollevandolo sino alla vita, provo un tuffo al cuore

perche’ mi pare che la mia ragazza sia senza le mutandine…Salvatore d’improvviso la spinge in avanti. Per non cadere Sara allunga le braccia appoggiandosi allo schienale del divano..

Rimane col il culetto sollevato, seminascosto dal vestito

Salvatore oramai ha perso ogni ritegno, spinge con decisione la mano destra tra le gambe di Sara, e le accarezza la fighetta che mi pare gia’umida, vedo la mia compagna cedere di schianto, allarga un poco le gambe per fare spazio alle dita inquisitrici di Salvatore.

Non e’ mai stata cosi’ apertamente sfrontata con me, che porca!

Lui la massaggia lungamente, intravedo il suo dito medio scomparire nella fessura di Sara, poi il suo pollice lavora brevemente sull’ano di Sara, per poi penetrare a sua volta lo stretto orifizio.

La bimba per non gemere si morde un labbro, la mano di Lui bascula avanti ed indietro nei due teneri pertugi di Sara

E’ terribilmente eccitata, muove il bacino seguendo all’unisono la mano ritmica dell’uomo, volge il capo per guardarlo mentre la rovista ed allora Salvatore avvicina il capo estraendo la lingua che stuzzica l’orecchio della mia ragazza.

Lei riconoscente del piacere che sta ricevendo, schiude le labbra e porgendogliele si lascia mettere questa volta la lingua in bocca

Non credo ai miei occhi.. scopro di stare insieme ad una piccola troia che alla prima occasione..

Vedo il corpo di Sara muoversi ritmicamente sotto i colpi della mano di Salvatore ed uno dei suoi seni, quello nudo, pare danzare libero nell’aria, seguendo le movenze procurategli dalle scosse che il corpo gli trasmette.

Sara deve sforzarsi per non gemere sotto la pressante violenza, capisco che sta godendo per il convulso contrarsi delle sue gambe..

Salvatore con l’altra mano si abbassa la lampo dei calzoni, cerca di estrarre l’indurito fallo.

Sara stacca una mano dallo schienale del divano e brancolando con il braccio all’indietro aiuta l’anziano ad estrarre il rubizzo palo dalla piega delle mutande. L’uomo lo abbandona infine nel palmo arcuato di Sara ed inizia a muovere il bacino per provare nella sua mano il piacere di farsi masturbare

Continuano ad accarezzarsi ed a eccitarsi a lungo

Non riesco a capire cosa trovi in lui…forse solo il piacere di sedurlo e di offrirsi per renderlo felice

La mia ragazza e’ ora fisicamente conquistata dalla situazione.. accosto l’orecchio al vetro, sento parole sommesse e sconnesse che mi confondono “ ..e’ bello sentirti tutta aperta…,frugami ancora…cosi!!…piu’ in fretta…mi fai venire….nooo piu’ adagio…ma se torna…dio che bello..dolce puttana…stringilo…troia per me..si potrei essere troia per te… e’ bollente…lo baceresti bevendo…nooo…siii…”



Adesso per ora a me basta, torno in bagno, scroscio l’acqua, mi risistemo poi rientro in sala..

Li trovo seduti con aria indifferente sul divano e guardano un album di foto che era da tempo sul tavolino.

Ancora frastornato porto rhum per tutti, il liquore ci scalda e confonde.



Salvatore preleva dalla Sua borsa una videocamera, la pone sul televisore e la avvia. Si risiede vicino a Lei , che spiega e mostra alcune foto. Cerco spazio di fianco a Lei ma non si sposta. Mi accomodo allora dalla parte di lui, ma non vedo le foto. Non riesco a vedere l’album e la mia rimostranza peggiora la situazione. Sara infatti sposta l’album sulle gambe di Salvatore per porlo al centro, ma tiene una mano sotto la costa per sostenerlo.

Salvatore parla con me, solo con me e con voce intensa, come se volesse catturare la mi attenzione.

Lei mantiene la mano sinistra sotto l’album. Dopo alcuni minuti lui chiede indicazioni per il bagno. Mentre si alza vedo che un paio di bottoni dei suoi pantaloni non sono allacciati.

Ma sono frastornato.



Perdo pazienza. Mentre la telecamera continua a filmare, La tiro su di peso e la costringo a ballare. Voglio parlarle ma Lei maliziosa, profumata e sensuale, quasi lo sapesse, blocca le mie domande infilandomi la sua lingua in bocca. Con le mani sui Suoi fianchi tiro e alzo il vestito sino a sollevarle l’orlo all’incollatura dell’inguine. Lei si struscia, non ha proprio indossato l’intimo.



Salvatore e’ tornato e ci sta osservando, prende la videocamera e si siede sul divano.

Diventa regista e ci impartisce ordini. Confusi e lievemente ubriachi per l’alcool obbediamo.

Chiede a Sara di spogliarmi, poi comanda di sdraiarmi sul tappeto appoggiando la schiena ed a Lei di alzarsi tutto il vestito sfilandolo dalla testa. E’ nuda in piedi davanti a me, il suo sesso accuratamente depilato non nasconde nulla della Sua intimita’. Le labbra rosee del suo clitoride sembrano la Sua bocca.

Salvatore si alza, l’accompagna e la fa sedere cavalcioni fronte a me, poi prende con due dita il mio sesso bollente, piu’ grosso e lungo del normale, lo studia un attimo ed infine lo spinge deciso nel voluttuoso ventre di Sara.

Le pone una mano sotto il mento e la costringe ad abbassarsi e poi ad alzarsi, ritmicamente.



Filma tutto, registra tutto, Quando Lei inizia emettere piccoli gemiti, ripone la camera sul televisore, controlla l’inquadratura e inizia a spogliarsi. Lei lo guarda mentre inizia a masturbarsi e mi sorride felice e complice.

Mi piace possederla e farlo vedere a qualcuno.

Il pene di Salvatore e’ arido, duro, molto lungo ma sottile.

Si inginocchia vicino a noi due, alza la mia testa con una mano e con l’altra abbassa il capo di Sara, porta le nostre bocche a baciarsi, ma poi repentinamente spinge tra le nostre labbra il suo glande asciutto. Vuole che lo inumidiamo. Rimango interdetto, ma vedo che Lei mi fissa negli occhi e poi inizia con piccoli colpi della lingua a baciarlo prima di lato, poi sulla punta. Schiude un pochino le labbra leggermente carnose e prova a succhiargli solo il glande. Le vene che lo percorrono sono gonfie di sangue in pressione. La bocca e la lingua di Sara lo hanno indurito in modo parossistico, pare prossimo a scoppiare, Salvatore mi spinge nuovamente la testa e mi trovo a fare altrettanto. Sento le labbra della mia compagna scontrarsi e giocare con le mie, litigando per non rinunciare ai centimetri della pelle tesa del vecchietto



Non l’ho mai fatto, non sono troppo abile. Sento carne calda dappertutto, sento le labbra di Sara, sento un sapore umido e nuovo che si mescola con la sua saliva.

Quando inizio a riflettere sul gesto e sto per ritrarmi, Salvatore quasi avesse intuito, se ne va con l’organo teso, viscido, rubizzo per la pressione del sangue.

Sara mi sussurra all’orecchio di farla venire e che per ricambiare la prossima volta invitera’ una amica. Ma non termina la frase.

Mentre stiamo cercando l’orgasmo, Salvatore, che si era semplicemente spostato dietro di Lei, con molta capacita’, allargando le crespature dell’ano con le dita, l’ha penetrata nel culo senza sbagliare il colpo.

Vedo il viso della mia ragazza contrarsi per la sorpresa ed il dolore, si morde un labbro ed un piccolo inutile grido esce dalle Sue labbra. Anche se non vuole, e’ bloccata ed impalata fra il peso dei nostri due corpi Non l’avevo mai convinta a fare quello che sta subendo da lui

Si vede che prova un nuovo piacere e vuole resistere ai movimenti miei e di Salvatore che frugano nel Suo corpo.

Sente il ventre pieno di desiderio, guarda la telecamera che Le permettera’ di rivivere domani l’avventura con me e si abbandona all’oblio dei sensi.

Ci muoviamo insieme nel suo pancino, le nostre aste sembrano a volte scontrarsi, infine la inondiamo in parte dentro,in parte all’esterno il fresco liquido le allevia il bruciore. Salvatore non va in bagno, con un dito mischia le gocce del mio umore con le sue mentre scorrono lungo le cosce di Sara, poi ci guarda, capiamo che vorrebbe farci risentire il nuovo sapore del suo pene ora gelatinoso. Io e Sara ci guardiamo, siamo esausti, che avventura… cosa mi dici Sara? Cosa facciamo?

E’ sudata, impiastricciata, gli occhi scintillano una esaltazione mai vista. Dal suo visino timido traspare l’eccitazione di avere procurato voglia e piacere ad un uomo fuori eta’ che mai avrebbe sperato tanto. Lei deve essersi sentita nel contempo potente, ma nel contempo soggiogata dal suo brutale desiderio..

Speriamo che andando in pensione non abbia troppo tempo libero da impiegare…
 
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