mia sorella,mia cugina e mia madre, incesto

« Older   Newer »
  Share  
•Luca†
view post Posted on 31/10/2009, 10:23




Tutto iniziò nel 1951 a quel tempo avevo 15 anni, mia madre aveva 35 anni ed era una donna non eccezionalmente bella ma molto piacevole, non molto alta ma con un corpicino aggraziato e ben proporzionato. Mia sorella aveva 14 anni ed era una bella ragazza con un corpo tonico e con tutte le curve al loro posto, un seno abbondante di una forma che terminava molto appuntita. Mio padre aveva una panetteria distante un chilometro da casa e mia madre durante il giorno era sempre nel negozio per servire i clienti.
Vivevamo in un appartamento che faceva parte di uno stabile che ne aveva altri tre e in uno di questi vive la sorella di mia madre con sua figlia di 13 anni e il marito che a sua volta lavorava nella panetteria di mio padre.

Fin da piccoli io e mia sorella spesso ci trovavamo in casa da soli, frequentemente anche la nostra cuginetta veniva da noi e assieme giocavamo. Io ero il più grande e quindi dirigevo il gioco che come succede attorno ai 13 anni si comincia ad avere una certa curiosità verso il sesso. Fu così che mi auto definii il dottore e quindi dovevo visitare le mie due pazienti che a quel tempo avevano rispettivamente 12 a l’altra 11 anni. All’inizio avevamo un certo imbarazzo e il gioco si riduceva a sostanziali ed ingenue auscultazioni del cuore, dei polmoni ed altro. Mentre il tempo trascorreva prendevamo sempre più confidenza e le visite cominciarono ad esser molto più professionali fino ad arrivare a fare spogliare le mie due graziose pazienti che indossavano solo le mutandine.

Trascorso un anno mia sorella aveva già un seno ben pronunciato e alla cuginetta stava abbozzandosi, i loro corpi assumevano forme sempre più aggraziate ed io le toccavo perlustrando ogni parte dei loro corpi ad eccezione dei loro sessi in quanto non toglievano le mutandine.
Queste visite cominciarono a stimolarmi e a farmi provare il desiderio di vederle completamente, cominciai ad indugiare la mano anche sopra i loro sessi e mi accorsi che piano, piano diventavano sempre più accondiscendenti fino a che un bel giorno entrambe tolsero le mutandine. Mia sorella aveva Adv una leggera peluria bionda che le ricopriva il pube e la cuginetta qualche inizio di peluria rossiccia, io con aria professionale le facevo allargare le gambe e scrutavo con le dita le loro fighette in cerca di qualche malanno. Inevitabilmente i miei palpeggiamenti avevano il risultato che eccitavano le due ragazzine ed io ero in perenne erezione.
Fu così che a distanza di poco tempo a loro volta vollero vedere anche il mio cazzo, senza indugi lo mostrai ed entrambe lo guardavano con curiosità, dissi a loro che potevano anche toccarlo e così fecero. Sentire le loro manine sul mio cazzo provavo un eccitamento incredibile, molto più bello di quando mi facevo le mie seghe. Divenni più intraprendente e quando toccavo le loro fighette cominciai a praticare una leggera masturbazione che trovavano piacevole, insegnai a loro come dovevano masturbare me e già al primo tentativo mi fecero venire rimanendo sorprese vedere lo sperma che fuoriusciva.
Senza addentrarmi in maggiori dettagli fu che iniziai a leccare le loro fighette e contraccambiavano succhiandomi il cazzo, il gioco era diventato ormai una piacevole consuetudine che ogni giorno si ripeteva fino al mio quindicesimo compleanno.
Eravamo ormai giunti al limite di arrivare ad assaporare il sesso vero, mia sorella era ormai una donnina attraente e desiderabile e la cuginetta non le era di meno, ormai il mio cazzo aveva più volte esplorato esternamente le loro fighette che lo accoglievano con un immenso piacere, lo strofinavo tra l loro grandi labbra masturbando il clitoride e a mia volta raggiungevo l’orgasmo.
Un pomeriggio mentre stavo strofinando il cazzo sulla fighetta di mia sorella successe che il glande si trovava all’ingresso della sua vagina, spinsi leggermente e ne entrò un poco, mia sorella non disse nulla, spinsi ancora e sentii un ostacolo e mia sorella fece una smorfia di dolore, la presi per i glutei e spinsi con decisione penetrandola per metà mentre urlava per il dolore. Mi fermai e lei si rilassò un poco, le chiesi se le faceva ancora male e disse che stava passando, spinsi ancora e glielo misi completamente tutto dentro nella sua fighetta che vidi sanguinare un poco. Avevo sverginato mia sorella ma l’ eccitamento e il piacere che stavo provando fece passare in secondo piano la cosa, facevo scorrere il cazzo dentro la sua strettissima fighetta e a sua volta man mano che il dolore si attenuava cominciava a dare segni di piacere, comincio ad ansimare forte e sempre più intensamente ed infine si mise ad urlare dal piacere e raggiunse l’orgasmo che la travolse si strinse a me e ci baciammo mentre a mia volta stavo per venire, quando sentii lo sperma risalire violentemente ebbi la forza di toglierlo da quel caldo paradiso e fiotti di sperma la colpirono sul seno e sul viso. Mi abbassai e le leccai senza sosta la fighetta sanguinante mentre nostra cugina seduta al nostro fianco sul letto stava masturbandosi come una pazza in preda al delirio. A quella vista provai un senso di compassione e attratto dalla sua piccola fighetta rosea che vedevo percorrere dalle sue dita spostai la mia bocca e iniziai a leccargliela alternando la lingua anche sul buchetto del suo ano, continuai un poco questa alternanza e poi mentre la leccavo sulla fighetta le infilai un dito nel sedere che le provocò un improvviso orgasmo mentre l’alta mia mano che annaspava incontrò la fighetta di mia sorella che subito iniziai a masturbare.
Inutile dire che trovandomi alle prese con due piccole e meravigliose fighette il mio cazzo era durissimo e pronto ad una nuova penetrazione, ora volevo sverginare anche la mia graziosa dal pelo rosso cuginetta.
Mi misi sopra di lei e quando appoggiai il glande sopra la vagina ebbe paura e si scostò di colpo, intervenne mia sorella dicendole che solo all’inizio avrebbe provato un poco di dolore ma poi sarebbe stato meraviglioso. Si convinse a provare, le alzai le gambe appoggiandole sulle mie spalle per vedere meglio e facilitare la penetrazione, la sua fighetta era aperta e bagnata dai suoi umori, appoggiai il glande e lo spinsi con delicatezza facendolo entrare solo un poco.
Mi resi conto che era più stretta di mia sorella, sentii subito l’imene che ostacolava la penetrazione, spinsi ancora con molta delicatezza e mentre lentamente entrava pochissimo cominciò a lamentarsi per il dolore, spinsi nuovamente e finalmente l’imene si lacerò e fece un grido di dolore che non badai spingendo con forza il mio cazzo tutto dentro in profondità mentre urlava come una matta.
Raggiunto il suo utero rimasi fermo per farle prendere fiato ed abituarsi al mio cazzo che la riempiva, quando la vidi più rilassata e sentii che la sua fighetta non stringeva più come una morsa il mio cazzo iniziai a percorrerla lentamente.
Aveva una fighetta molto più stretta di mia sorella e questo aumentava il piacere che percepivo su tutto il cazzo che sembrava avvolto interamente in ogni millimetro quadrato, aumentai progressivamente il ritmo mentre osservavo il mio cazzo sporco di sangue che scorreva dentro i lei, iniziò a provare piacere e cominciò ad ansimare a tremare e raggiunse l’orgasmo mentre mia sorella ci guardava con interesse pieno di desiderio. Le dissi di mettersi di fronte a me sopra sua cugina in ginocchio porgendomi il sedere, abbassai le gambe della cuginetta e mentre continuavo stantuffarla iniziai a leccare la fighetta e il sedere di mia sorella introducendole un dito che la fece sobbalzare dal piacere.
Continuammo per parecchio tempo, alternavo prima una e poi l’altra fino a che fui esausto e mi resi conto che non ce la facevo più a proseguire.
Mi sdraiai sul letto e le mie due meravigliose amanti al mio fianco abbracciate a me mentre con la mente ripercorrevo quanto era successo poco prima, avevo sverginato contemporaneamente mia sorella e la mia cuginetta.
A quindi anni come prima esperienza sessuale fu sicuramente fantastica, in assoluto la più bella che potesse capitarmi.

Da quel pomeriggio i nostri giochi divennero sempre più arrapanti, sempre più coinvolgenti ed eccitanti e continuarono per quasi un anno.
Furono interrotti da un improvvisa malattia di mia zia che la costrinse in ospedale per un mese, quindi la mia cuginetta dovette sostituirla in negozio, mia sorella a sua volta dovette dare un aiuto nella casa degli zii e quindi avevamo solo io e lei sporadici incontri pomeridiani perché alla notte per non essere sola in casa mia cugina dormiva nel mio letto nella camera assieme a mia sorella ed io con mia madre.
Già la prima notte che dormivo con mia madre, mentre mio padre e lo zio erano nella panetteria a preparare il pane, durante la notte ero spesso svegliato dai continui movimenti di mia madre che mi trovavo spesso addosso.
Trascorse alcune notti durante le quali sentivo il corpo di mia madre che si strusciava su di me prendeva sempre più forma il desiderio che mi faceva rizzare il cazzo in un modo spietato. Ormai avevo avuto modo di toccare le sue tette, le cosce ed anche marginalmente la figa che era sempre senza mutande.
In fine pensai che per il lavoro che faceva mio padre non aveva certamente modo di fare sesso se non una sola volta alla settimana, era una donna ancora molto giovane e sicuramente sentiva la necessità di amore e di sano sesso.
Queste mie convinzioni mi indussero a pensare che forse quei movimenti e irrequietezza altro non erano che un modo per sollecitare una mia iniziativa.
Decisi di fare una prova, durante la notte si mise attaccata a me su un fianco dandomi la schiena, allungai la mano e la posai sul sedere che accarezzai, mi misi a mia vola su un fianco e avvicinandomi le misi il cazzo duro dal didietro tra le cosce, con la mano lo feci strusciare tra le grandi labbra che sentii bagnate, era perfetto potevo infilarlo nella sua figa senza nessuna difficoltà. Spinsi un poco ed subito scivolò come un burro una buona metà del mio cazzo nella figa di mia madre che senza nessuna reazione lo accoglieva, spinsi progressivamente ed entrò completamente dentro. Ero fuori di me pensai che oltre ad avere scopato mia sorella e mia cugina per una infinità di volte ora stavo anche scopando mia madre raggiungendo un ragguardevole numero di incesti in breve tempo.
Cominciai a pomparla e il mio cazzo scivolava dentro quella figa in un modo meraviglioso, la sentii fremere e percepii che ebbe l’orgasmo, allungai le mani e le presi i due seni strizzandole leggermente i capezzoli che divennero turgidi mentre mia madre mugolava dal piacere e aveva orgasmi a ripetizione e mentre a mia volta stavo per venire mi ricordai che non poteva avere altri figli, quindi potevo venire dentro la sua figa, il piacere di potermi finalmente svuotare in una figa mi fece avere una eiaculazione interminabile che fece sobbalzare dal piacere mia madre mentre mugolava sempre più intensamente.
Fu meraviglioso, rimasi dentro a quel caldo paradiso estasiato dalla nuova esperienza e pensando che non mi ero sbagliato, mia madre voleva assolutamente fare sesso ed io l’avevo accontentata ma non volli disilluderla era solo un inizio.
Rimase ferma senza muoversi di un millimetro come se fosse morta, il mio cazzo era sempre dentro la sua figa e stava piano, piano ridiventando duro e quando raggiunse il massimo dell’erezione iniziai nuovamente a farlo scorrere dentro di lei sempre con maggior impeto fino a che raggiunse un orgasmo violentissimo che la fece tremare come una foglia al vento, imperterrito continuai a pomparla fino a che raggiunsi nuovamente il mio orgasmo vomitandole tutto il mio sperma nella sua figa caldissima.
Mi fermai e la accarezzai sullo stomaco e sul seno, lei prese la mia mano la portò alla bocca e la baciò ripetutamente. La feci girare mi misi sopra di lei e la baciai sulla bocca che contraccambiò con trasporto il lunghissimo bacio appassionato.
Quando staccammo le nostre bocche disse che anche se disapprovava quanto era accaduto era stato bellissimo, disse che in un primo momento quando la penetravo non si era accorta ma poi realizzando che ero io e che provava un piacere incredibile non riuscì a resistere e mi lasciò continuare. A mia volta le dissi che da diverse notti avevo combattuto con me stesso per reprimere il desiderio ma poco prima non ho saputo resistere e finalmente lo avevamo fatto.
Inizia a baciarla in tutte le parti del suo minuto e grazioso corpicino, percepivo la sua pelle vellutata, il corpo sodo e sinuoso trovandomi poi sulla sua fighetta profumata che presi a leccare provocandole un immediato piacere che la coinvolse nuovamente, mi misi supino e la feci mettere sopra di me per un sessantanove durante il quale mi fece un pompino memorabile che paragonato a quello di mia sorella e mia cugina non aveva nulla da spartire, venni nella sua bocca che deglutì interamente il mio sperma mentre a sua volta riversava nella mia i suoi umori misti allo sperma dei due miei precedenti orgasmi.
Trascorsa una mezzora mentre ero supino abbassò la bocca sul mio cazzo e in un baleno me lo fece diventare durissimo, si mise sopra di me e si impalò sopra il mio cazzo facendolo penetrare fino ai testicoli muovendosi sinuosamente, presi nella mani il suo seno e le strizzavo i capezzoli, poi con uno sforzo mi chinai verso il seno e riuscii anche a prenderlo nella bocca facendola impazzire dal piacere, poco dopo lo tolse dalla figa lo prese in mano e lo diresse sul suo sedere, lentamente si abbassò facendolo scomparire totalmente nel suo ano che me lo stringeva all’inverosimile facendomi provare una nuova esperienza. Continuò gemendo e sospirando in continui orgasmi fino a che venni dentro il suo sederino che accolse il poco sperma rimastomi.
Parlammo un poco di noi e di ciò che ci avrebbe presentato il futuro, in fine concludemmo che avremmo continuato anche dopo che sarei andato a dormire in camera con mia sorella.
Per lungo tempo ci incontravamo in camera sua un paio di volte alla settimana mentre alcune notti facevo all’amore con mia sorella e anche qualche pomeriggio potevo nuovamente avere la mia ormai bellissima cuginetta che stava diventando splendida.
Ormai avevo 18 anni mia sorella 17 e la mia splendida rossa cuginetta tutta curve che assomigliava alla madre 16 anni.

Nel mese di luglio del 1954 decidemmo di concederci una vacanza al mare, quindi dovevamo scaglionare le nostre partenze in modo tale che la panetteria fosse sempre in grado di produrre. Fu decisa la vacanza a Bellaria e sarebbero partite prima mia madre con mia sorella e la cugina e suo padre, mentre mia zia ed io saremmo rimasti con mia padre. Fu deciso che rimanesse mio padre che era il più esperto panificatore mentre lo zio lo avrebbe sostituito in un periodo di minor lavoro.
Partirono il 25 di Luglio per due settimane di vacanza e pi sarebbe toccato a me mio padre e mia zia. Durante il pomeriggio mio padre dormiva mentre io e mia zia, che andava anche il mattino, eravamo in negozio.
Ogni sera andavo al piano superiore a casa della zia ove cenavamo, era un estate caldissima e mia zia, una donna meravigliosa con un corpo da modella, vestiva in modo leggerissimo e succinto che metteva in vista le sue fattezze da brivido. Da quando ero più giovane avevo messo gli occhi su di lei e devo dire che in suo onore mi sono fatto moltissime seghe che fortunatamente ho potuto interrompere da quando ho iniziato a scoparmi sua figlia che è la sua copia.
Dovevo però rendermi conto che la madre era assolutamente una figa da sballo totale, due seni che solo a guardarli a fatica potevo trattenermi dal toccarli, un sedere che era una poesia, e poi in quelle sere che potevo anche ammirare le sue cosce mi resi conto che erano una scultura.
Trascorse tre sere durante le quali potei ammirare quel corpo di alabastro attraverso un camicione bianco trasparente che le arrivava poco sopra il ginocchio e sotto indossava solo un paio di mutandine. Quando si sedeva accavallava le gambe e potevo vedere le cosce immediatamente impazzivo dal desiderio di saltarle addosso. A volte quando passava in controluce vedevo interamente in trasparenza il suo corpo ed il cazzo mi scoppiava da sotto i pantaloni. Cercavo di parlare con lei e a sua volta la vedovo interessata ai miei argomenti che una sera mentre eravamo in salotto seduti sul divano, volli portare sul sesso giovanile e cominciai a fare disquisizioni inerenti alle ragazze mie coetanee che erano solo delle civettuole con poco cervello e senza principi. Incuriosita mi chiese se avevo avuto esperienze sessuali, risposi che ne avevo avute una ventina ma tutte deludenti. Sempre più incuriosita mi chiese con quante ragazze. Rispose una dozzina. Mi guardò con aria ammirata e disse” Be, devo riconoscere che sei un bellissimo ragazzo e sicuramente avrai fatto girare la testa a molte.” A mia volta colsi il momento giusto e dissi” Anche tu sei una donna stupenda e sicuramente fai impazzire di desiderio molti uomini.” Mi guardò con aria stupita e disse” Ma cosa dici mai! Chi vuoi che impazzisca per me che ho ormai 40 anni.” Senza indugiare risposi” Ti trovo molto più desiderabile e attraente della ragazze che ho frequentato, tu sei una donna vera, hai un fascino incredibile e ti confesso che mi piaci moltissimo, per te farei carte false.” Mi guardò intensamente negli occhi e rispose” Mi stai lusingando, o meglio stai adulandomi solo per farmi piacere, in fondo non lo credi.”
A mia volta la fissai e con estremo convincimento le dissi” Ti sbagli, sono sincero, quello che ho detto è verità e se non fosse che ho il timore di dirti molto di più, di confessarti ciò che provo ogni volta che ti vedo e che potrebbe mettermi in una situazione imbarazzante se fosse interpretato negativamente.”
Mentre parlavo non distolse il suo sguardo su di me e notai una strana luce nei suoi occhi, allungò la mano che strinse la mia. Istintivamente chinai il capo e gliela baciai ripetutamente mentre lei comincio ad accarezzarmi i capelli. Sollevai la testa e il mio viso si trovava di fronte al suo a poca distanza, ci guardavamo negli occhi e piano, piano ci avvicinavamo sempre più fino a che le bocche si incontrarono si dischiusero e ci baciammo con inaudito ardore. La abbracciai e la adagiai sul divano, staccai la bocca dalle sue labbra e la bacai sul collo, scendendo tra la scollatura aperta che sbottonai ulteriormente e presi a baciarle il seno che sodo come una ragazzina non dava segni di cedimento, mi soffermai sui capezzoli che divennero turgidi, sbottonai ulteriormente fino all’inguine la sua camicia e scesi sul suo ventre morbido, insinuai la mano sotto le mutandine e toccai la sua peluria morbida come la seta, discesi sulle cosce che baciai leccai all’interno sfiorando i lati delle mutandine e sentii che era ormai su di giri e che aveva perso il controllo. Le sfilai le mutandine e passai leggermente la lingua sulle sue grandi labbra mentre percepivo il profumo intenso e eccitante della sua figa, introdussi la lingua percorrendola longitudinalmente fino all’ingresso della vagina e cercai di farne entrare quanta ne potevo, la passai circolarmente sul clitoride ed ebbe un immediato sobbalzo che la fece gemere dal piacere posando le sue mani sulla mia testa. Continuai fino a che raggiunse l’orgasmo con un lungo sospiro ma non mi fermai continuai fino e che ne raggiunse un altro e a questo punto mi tolsi velocemente i pantaloni e le mutande, mia zia aveva una gamba alzata sopra lo schienale ed una che penzolava per terra, avvicinai il mio cazzo e lo feci penetrare dentro con immenso piacere di avere finalmente raggiunto quanto desideravo da tanto tempo. Scopare mia zia era la cosa che pensavo impossibile ma stava avvenendo, il mio cazzo era dentro nella sua stupenda figa ed io accarezzavo e toccavo quel corpo di alabastro che tanto mi aveva fatto sognare. La possedevo, era mia e percorrevo l mia asta nella sua figa facendola godere e godendo, ebbe vari orgasmi e quando fu il mio momento se ne accorse e mi disse di lasciarlo dentro, con grande mia felicità riversai il mio sperma nella figa imperiale di mia zia. Rimasi sopra di lei abbandonati un lungo bacio mentre pensavo che si era aggiunta alla lista dei miei incesti anche la strepitosa sorella di mia madre.
Andammo in camera sua e poco dopo realizzai che mia zia era sessualmente insoddisfatta del marito, peraltro la stessa cosa era anche per mia madre.
Ci amammo ininterrottamente con infinite varianti fino alle tre del mattino, la sua bellezza, l’ardore che aveva e dimostrava mi coinvolsero in un modo tale che ero inesauribile, instancabile ma alla fine dovetti arrendermi e mi addormentai.
Alle sette del mattino mi svegliò e purtroppo dovevamo andare in panetteria, solo il tempo per alcuni baci e ci preparammo avviandoci verso il negozio.
Tutte le sere fino al giorno che toranarono mia madre, mia sorella, la cugina e suo marito ci sfogammo in incredibili notti di amore intensissimo.
Venne il nostro turno e partimmo per Bellaria io, mio padre e la zia, io dormivo nella stanza con mio padre ma con la scusa che data la mia età mi piaceva fare le ore piccole frequentando vari locali del luogo andavo nella camera della zia ove il divertimento e il piacere era assicurato.
Il primo giorno che andammo alla spiaggia fu indimenticabile, entrammo nella cabina per spogliarci e quando mia zia arrivò sotto il nostro ombrellone io e mio padre rimanemmo allibiti, indossava un de pezzi succinto che metteva in mostra un seno superbo, due gambe che sembravano finte tanto erano perfette e un sedere all’insù che attrasse l’attenzione di molti bagnati. Guardai mio padre e commentai che era una dea in carne ed ossa, con aria sconsolata annui.

Tornati alla vita di tutti i giorni avevo il mio da fare per dividermi con quattro donne, mi organizzai e per lungo tempo riuscii ad accontentarle tutte.
Il tempo trascorreva e fui costretto ad allentare la frequenza ma non troncare i miei rapporti con loro, avevo 21 anni e all’università conobbi una bella ragazza della quale mi innamorai, la stessa cosa accadde a mia sorella ed anche alla cugina, quindi il rapporto continuava con mia madre e mia zia e da circa un anno non ne ebbi con mia sorella e la cugina.
Nel 1958 mia sorella si sposò che era già gravida di tre mesi, quando mi comunicò l’evento provai un certo senso di tristezza ed anche di gelosia perché la consideravo mia e nonostante il suo stato l’ultima notte che trascorse in casa con noi prima del matrimonio ci amammo incredibilmente più volte e ebbi finalmente il piacere di venire dentro la sua figa che avevo sverginato molti anni prima.

Anno 1961 mi sono laureto, ora sono un ingegnere in elettronica, mia sorella ha partorito una bambina, io e la mia ragazza stiamo progettando di sposarci.
Ora non ho nessun rapporto con mia madre ne con mia zia, tutto fa parte di un passato molto bello ed intenso, ormai ho il mio lavoro e sto per sposarmi.

Anno 1966 da cinque anni sono felicemente sposato e a mia volta ho una bellissima bambina di 4 anni quella di mia sorella ne ha sette e spesso ci incontriamo per trascorrere ore piacevoli con i nostri rispettivi figli che nonostante la differenza di età giocano tra loro.

Anno 1973 da qualche anno ho acquistato un appartamento a Moneglia ove trascorriamo spesso i fine settimana e le vacanze estive, in un fine settimana abbiamo invitato mia nipote figlia di mia sorella che ora ha 15 anni, partimmo un venerdì pomeriggio per fare ritorno il lunedì mattina prestissimo evitando così il traffico.
Da tempo avevo notato che mia nipote, una bella ragazza molto spigliata ed estroversa, dimostrava un certo interesse per me che andava oltre al comune affetto per lo zio. Me la trovavo sempre attorno e non mancava di farmi notare con sottili furbizie il fascino che il suo giovane corpo emanava. Accavallava le gambe mostrandomi le cosce, si chinava davanti a me con il suo splendido sederino rivolto in alto senza piegare le gambe dandomi modo di osservarla bene fino alle mutandine.
Un proverbio dice che il lupo perde il pelo ma non il vizio quindi senza nessuna premura aspettavo l’occasione per aggiungerla al lungo elenco dei miei incesti che da tempo non praticavo.
Avevo 37 anni e a quel tempo ero ancora un bell’uomo che sprigionava un certo fascino.
Mia moglie decise che alla domenica mattina si facesse una gita in battello per visitare le cinque terre, nostra nipote si scusò che non poteva venire perché soffriva terribilmente il mal di mare e avrebbe rovinato la nostra gita. Per non lasciarla sola decisi di rimanere con lei mentre mia moglie e mia figlia sarebbero andate da sole.
Alle 9.30 del mattino partirono e rimasi solo con mia nipote, senza tanti complimenti o giri di parole la presi per mano e la trascinai in camera mia, la feci sedere sul letto e le dissi di mostrarmi le gambe come spesso aveva fatto, presa alla sprovvista non si mosse, mi inginocchia davanti a lei e le sollevai la gonna senza che lei ebbe una reazione. Le toccai le cosce dicendo che erano veramente belle ed invitanti, feci scorrere le mie mani fino all’inguine toccandole la fighetta sopra alle mutandine e a questo punto ebbe una lieve reazione di convenienza. Le dissi che era molto bella e attraente e che potevo farla divertire moltissimo. Mi guardò e chiese cosa intendevo farle, con dolcezza risposi che desideravo leccarle la fighetta e farla impazzire dal piacere. Continuavo a scorrere le mie mani sulle suo cosce sfiorando la fighetta e mi rispose” Si mi sta bene però solo questo e niente altro perché non l’ho mai fatto.” La feci sdraiare e le tolsi le mutandine abbassai la bocca sulla sua fighetta e con la lingua inizia a perlustrarla completamente affondandola sempre più e iniziando a lavorarle il clitoride che divenne turgido e duro come un microscopico cazzo, inizio a sospirare e ad emettere il suo umore che leccavo con piacere immenso tornandomi nella mente quanto avevo fatto anni prima a sua madre. Mi alzai un attimo e le tolsi la gonna e la maglietta lasciandola nuda, calai i pantaloni e le mutande e ripresi a leccarle la fighetta mentre le mani iniziarono ad accarezzare il suo corpo e giunsi sul suo seno che mi diede una ulteriore scossa di desiderio.
Da tempo non provavo questa emozione, il piacere immenso del proibito che eccita in un modo pazzesco dando una pienezza totale e un appagamento infinito. Il mio cazzo era duro e desideroso di entrare in quella minuscola fighetta vergine, di fare un’altra vittima possedendola totalmente. Ebbe un paio di orgasmi e stava ormai perdendo il controllo, posai il cazzo sulla sua fighetta e lo feci scivolare longitudinalmente provocando una masturbazione reciproca fino a che raggiunse un nuovo orgasmo e mentre lo stava raggiungendo posai il glande all’ingresso della vagina e spinsi lievemente facendolo entrare per metà. Ebbe una reazione e indietreggiò facendolo uscire e disse che questo non lo voleva fare perché aveva paura di sentire dolore. Sorridendo le chiesi se allora aveva deciso di non farlo mai per tutta la vita, rispose che forse dopo qualche anno avrebbe provato minor dolore. Le dissi che si sbagliava, non sarebbe cambiato nulla e le promisi che avrei usato la massima cautela e delicatezza, l’avvertii che avrebbe provato un lieve dolore ma che sarebbe passato immediatamente facendo posto ad un piacere immenso. Si convinse e ripresi nuovamente a bacarle la fighetta per stimolarla, quando stava raggiungendo l’orgasmo posai il glande sulla vagina e spinsi delicatamente fermandomi subito senza farle provare dolore. Diedi nuovamente una leggerissima spinta ed il glande fu dentro di lei al contatto dell’imene che percepivo chiaramente, spinsi ancora un poco e sentii che l’imene si dilatava allungandosi come un elastico e mi fermai ancora chiedendole se provava dolore. Rispose che era lieve, presi maggior coraggio e diedi una spinta un poco più vigorosa e sentii che si stava lacerando permettendomi di entrare per in terzo del mio cazzo mentre fece una smorfia di dolore, progressivamente spinsi ed il mio cazzo piano, piano scomparve totalmente nella sua fighetta strettissima che lo avviluppava piacevolmente, quando toccai l’utero non potei andare oltre e mi fermai un attimo. Le chiesi come si sentiva , rispose che si sentiva riempita ma che ora non provava dolore, posi le labbra sulle sue e ci baciammo mentre iniziai a fare scorrere lentamente il cazzo dentro di lei aumentando sempre più le escursioni quasi a farlo uscire per poi affondarlo in profondità nella fighetta di mia nipote che iniziò a provare piacere ansimando sempre più intensamente ed emettendo piccole urla di godimento e quando raggiunse l’orgasmo emise una incredibile quantità di mugolii fortissimi che mi travolsero al punto di farmi venire improvvisamente costringendomi ad una precipitosa retromarcia che la coprì di sperma fino al suo seno. Mi accasciai sopra di lei che mi strinse con forza dicendomi che era stato bellissimo che voleva farlo nuovamente.
Non mi feci pregare trascorsi pochi minuti e dopo essermi ripulito per bene badando che non fosse rimasto dello sperma nel mio cazzo ricominciai a possederla e questa seconda volta fu per lei ed anche per me migliore, impazziva dal piacere, urlava, mugolava, sospirava, tremava e raggiunse un numero incredibile di orgasmi che la travolsero totalmente.
Le insegnai il sessantanove, le feci vedere come succhiarmelo e a bere il mio sperma, in fine non pago volli sverginare anche il suo sederino che la fece andare in delirio al punto che quasi svenne.
Dalle 10 del mattino ci fermammo alle 2.30 del pomeriggio e andammo in un ristorantino vicino a pranzare.
Mia nipote era ormai pazza di me, mi fece giurare che le avrei concesso il modo di stare con me molte altre volte dopo il ritorno alle nostre case.
Alle 5.45 mia moglie e mia figlia tornarono dalla gita e dissero che non immaginavamo cosa avevamo perso, io e la mia bella nipote pensammo che non avevamo perso nulla, anzi!!!
Non la delusi e per diversi mesi ci incontravamo almeno una volta alla settimana e la portavo in un appartamento di un amico che me lo concedeva a questo scopo.

Anno 1978 Mia figlia ha compiuto sedici anni e devo dire che anche lei come sua madre sta veramente diventando una splendida donnina che da diversi anni è la mia dolce coccolina piena di attenzioni e dolcezze che con il passare degli anni e assumendo ormai sembianze da donna a volte mi danno un certo turbamento.
Il mattino mentre mi sto sbarbando entra nel bagno indossando solo le mutandine mostrandomi le su meravigliose tettine che svettano verso l’alto, si lava nel l’altro lavo al mio fianco mentre io attratto non riesco a togliere il mio sguardo da lei.
Quando sono seduto sul divano spesso si siede sulle mie gambe mi abbraccia posando il seno contro di me che provoca una erezione immediata. Insomma devo dire che da tempo mi sottopone ad un martirio mettendo a dura prova la mia forza di volontà portandomi spesso a pensare che forse era giunto il momento di commettere un ulteriore incesto.
Nel mese di Luglio decidiamo di trascorrere il fine settimana nella nostra casa di Moneglia, due giorni prima di partire mia moglie disse che era morta una sua vecchia amica e il sabato voleva andare al suo funerale, disse che le dispiaceva ma potevamo benissimo andare io nostra figlia, sentendo queste sue parole improvvisamente nel mio cervello suonò un allarme premonitore che mi fece pensare.
Partimmo venerdì sera e dopo essere stati a casa andammo in un ristorante a cenare, ci fermammo in una gelateria e prendemmo un buon gelato.
Durante il ritorno a casa mia figli era avvinghiata a me come se fossimo due innamorati, la vedevo particolarmente felice di trovarsi sola con me.
Salimmo in casa accendemmo il televisore e ci sedemmo nel salotto, si sdraiò al mio fianco con la testa sul bracciolo del divano e stese le sue gambe sulle mie sfiorando il mio cazzo che immediatamente ebbe una erezione. Chiaramente se ne accorse e con impercettibili movimenti cercava di sfiorarlo maggiormente con i piedini aumentando così il mio turbamento che cominciava a farmi perdere il controllo. Mi alzai dissi che ero stanco e andavo a letto, come mi alzai mi segui chiedendomi se la lasciavo dormire con me, non mi opposi realizzai che il destino ancora una volta voleva farmi compiere l’ennesimo incesto e questa volta con mia figlia.
Faceva caldo mi spoglia e mi coricai solo con gli slip, mia figlia dopo essere andata in bagno mi raggiunse in camera e raggiante di felicità si spogliò completamente e anche lei indossando solo le mutandine si coricò al mio fianco.
Spensi la luce, nel buio mi avvicinai per darle un bacino e senza accorgermi posai la mano su un suo seno che mi diede una scossa tremenda da 380 volt, a sua volta mi baciò dandomi la buona notte e posando sul mio braccio un suo seno che mi fulminò.
Fortunatamente era buio e non vide lo stato pietoso del mio cazzo che stava scoppiando, abbassai gli slip per farlo respirare e lo tenni in mano per consolarlo un poco. Sentivo le mie tempie pulsare e anche il battito del mio cuore era accelerato parecchio, provavo uno strano turbamento ero in ansia, sentivo ed ero convinto che di li a poco sarebbe successo qualche cosa di memorabile.
Mi sforzai di dormire ma non riuscivo, il tempo scorreva e pensai che mia figlia si fosse addormentata, ero supino ed gli occhi si erano abituati all’oscurità, un tenue bagliore proveniva dalle luci esterne e mi permise di vedere mia figlia supina, il seno nudo era visibile e quella visione provocò nuovamente la mia erezione e vedevo il cazzo ritto che guardava il soffitto.
Poco dopo mia figlia si girò verso me e posò il suo braccio sul mio stomaco, la sua manina si mosse e scese fino a raggiungere il mio cazzo, lo strinse delicatamente, si avvicinò maggiormente quasi salendo sopra di me posando il suo viso sul mio torace, sciolsi completamente ogni timore e le presi in mano il seno accarezzandolo e spremendo lievemente il capezzolo che si inturgidì, la baciai sui capelli sussurrandole che era il mio amore bellissimo, si mise sopra di me con il cazzo tra le sue cosce e ci baciammo languidamente mentre si strofinava il cazzo sopra la sua fighetta provocando in me un eccitamento sempre crescente, percepivo le sue grandi labbra che lambivano il mio cazzo in una carezza meravigliosa. Non resistetti oltre mi alzai e posai le mie labbra sulla sua fighetta che desideravo baciare leccare e farla godere all’infinito, il suo tenue profumo di giovane donna mi sconvolgeva la leccavo con una voracità incredibile come se volessi entrare dentro di lei con la testa, le succhiavo il clitoride che la fece fremere e raggiungere l’orgasmo ero come impazzito e fuori di me mi alzai posai il cazzo sulla fighetta e la penetrai di impeto lacerando senza pietà il suo imene che la fece urlare dal dolore, affondai il mio cazzo fino ai testicoli dentro la sua calda fighetta e senza badare ai suoi lamenti di dolore cominciai a muovermi dentro la vagina con impeto disumano mentre piano, piano smise di lamentarsi ed iniziò ad ansimare, cominciava a provare piacere, raggiunse l’orgasmo e ora il mio cazzo scivola più facilmente percorrendo la fighetta con affondi sempre più forti che la scossero fino a raggiungere altri orgasmi mentre io mi trovavo sul punto di venire ma come per incanto non venivo permettendomi di proseguire la cavalcata interminabile che mi procurava un piacere paradisiaco e finalmente percepii lo sperma che dai testicoli stava risalendo come un fiume in piena e all’ultimo momento lo tolsi velocemente schizzandole addosso fino al viso una quantità incredibile di sperma che le colava sulla bocca.
La vidi che con la lingua leccava lo sperma e con lamano spalmava quello che si trovava sul suo seno, rimasi a guardarla estasiato ed in fine mi adagiai sopra i lei baciandola con grande ardore.
Quando mi allontanai dalle sue labbra disse “ Papà io ti amo, ti amo da morire, sei l’uomo che da tempo desideravo. Mi hai fatto provare un dolore atroce, ma poi il paradiso, sensazioni meravigliose, stupende che solo tu potevi farmi provare.”
Risposi” Tu sei il mio amore bellissimo, la mia bambina dolcissima che mi ha ridato la giovinezza, sei il mio amore proibito ma che voglio ancora.”
Per due giorni uscimmo di casa solo per pranzare e cenare, il tempo rimanente lo trascorrevamo facendo all’amore fino a quando eravamo sfiniti ed esausti. Riposavamo un poco e poi riprendevamo senza sosta come due condannati all’amore.

Anno 2008 a marzo compio 72 anni e dopo avere collezionato ben sei incesti potrei essere condannato all’ergastolo, alla mia età non ho questo timore ed è per questo che ho il coraggio di narrare la mia vita.
Ora mia figlia ha 46 anni è sposata e fortunatamente non ha figlie, un maschio di 14 anni, mia moglie purtroppo è defunta 6 anni orsono quindi vivo da solo.
La cosa che più mi allieta è proprio il mio ultimo peccato la mia cara e tenera figlia che in tutti questi anni mi ha sempre dato continuamente fino a due giorni fa il piacere di amarla donandosi a me ogni settimana, per lei sono sempre l’uomo migliore della sua vita.
 
Top
Enea2
view post Posted on 30/10/2017, 21:44




Beh, secondo me dovevi farla completa inculandoti il ragazzino 14enne. Caspita hai fatto trenta, fai trentuno NOOOO?
 
Top
1 replies since 31/10/2009, 10:23   1662 views
  Share