natale in famiglia, incesto

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† S i M o N e †
view post Posted on 1/11/2009, 11:09




Era la vigilia di Natale del 1998, ci trovavamo a casa mia, avevamo appena finito di pranzare, a casa ci stavano alcuni parenti, miei e di mio marito, quest'ultimo subito dopo pranzo decide di andare a riposare in camera da letto, stessa cosa fanno i miei genitori, che vanno a dormire nelle camerette dei miei figli. In salotto rimanemmo io, 1 cognato, e 1 dei genitori di mio cognato . . . Io mi ero appena seduta sul divano, alla mia destra ci stava il sig. Augusto il padre di mio cognato, marito di mia sorella, e alla mia sinistra invece Marco, il marito di mia sorella, tutti gli altri erano sparsi per la casa . . . Il sig. Augusto stava parlando di politica, comunismo , fascismo . . . e notavo che ogni tanto lanciava un'occhiatina sulle mie cosce . . . io con imbarazzo non dicevo nulla,il detto tale padre tale figlio si verifica, anche Marco ogni tanto mi lancia un'occhiatina sia alle cosce, che alla scollatura . . . Io faccio finta di niente, con una scusa mi alzo, dicendo "Vado a prende il caffè, voi ne volete ?" i due mi rispondono positivamente, prendo il caffè e lo porto in salotto, servo il caffè e mi risiedo sul divano. Il sig. Augusto comincia un lungo discorso e alla fine di questo, mi appoggia una mano sul ginocchio accarezzandomelo dicendo "Giusto Claudia . . . ? " io arrossita rispondo si con la testa, il sig. Augusto avevo uno strano comportamento, è sempre stato un pensionato educato . . . stessa cosa mio cognato Marco, anche lui alla fine di un discorso mi appoggia una mano sul ginocchio, il problema è che entrambi avevano la mano sulle mie ginocchia, capisco una piccola pacca . . . ma qui si stava esagerando ! La mano del sig. Augusto comincia a fare un movimento strano, dal ginocchio, sposta la mano sulle cosce, facendo lentamente avanti e dietro, cosce-ginocchio, cosce-ginocchio, delicatamente, stessa cosa comincia a fare mio cognato, uno a destra e l'altro a sinistra, padre e figlio . . . Quasi non capivo cosa stesse succedendo, o facevo finta di non capire, non me lo so spiegare. Dopo i due cominciano ad accarezzarmi piano piano, l'interno cosce, sollevandomi appena la gonna, io dico "Cosa state facendo, non è il caso . . ." ma i due non mi danno retta . . . continuano imperterriti ad accarezzarmi le cosce, decido di alzarmi, mentre cerco di allontanarmi dal divano, Marco mi afferra e mi riporta in mezzo ai due, la situazione stava degenerando, le loro mani arrivano sotto la gonna, con le mani mi accarezzano la vagina, spostando le mutandine con le dita, i miei tentativi di fuga non servono a nulla.
Mentre con una mano mi accarezzano la vagina, con l'altra mano cominciano a palparmi il seno, tutto questo sempre con molta calma, il sig. Augusto ogni tanto mormora "Bella Claudia, dai , sei proprio bona, bella carnosa.", Marco mi solleva la maglia, fino al collo, senza sfilarmela, mi tasta il seno in modo animalesco, anche la mano del sig. Augusto comincia a tastarmi le tette, i due riescono a farmi uscire i seni dal reggiseno, senza togliermelo, con le lingue, piombano sui miei capezzoli, leccandomeli e ciucciandomeli come fossero di cioccolata, il sig. Augusto approfittando della saliva depositatasi sulle mie tette, prende il porta zucchero che si trovava sul tavolo, vicino alle due tazze del caffè, lo apre e mi cosparge il petto di zucchero, i due ricominciano a leccarmi, Marco mi prende il viso, comincia a leccarmi sul mento, sulla bocca, ci baciamo, mentre il sig. Augusto, mi allarga le gambe, mettendosi di fronte a me, infila la faccia in mezzo alle mie tette, mentre le mani si infilano sotto le mie mutandine, con le dita comincia a penetrarmi la vagina. All'improvviso si apre la porta del salotto, è mio nipote Ciro, ha compiuto da poco 18 anni, appena ci vede sul divano, chiude la porta e si reca verso di noi, io sposto la testa all'indietro, chiudendo gli occhi, mentre Marco mi lecca e mi bacia sul collo, quando sento delle mani fredde e tremanti che mi accarezzano le cosce, le mani fanno una breve risalita, passando dalla figa, arrivando al seno, era Ciro, anche lui si unisce al sig. Augusto e Marco. Ciro mi alza la gonna, e mi abbassa le mutande, mentre si sbottona il jeans pronuncia frasi senza senso, estrae il suo pene, diventato durissimo e lo introduce nella mi vagina, comincia a muoversi, facendo avanti e indietro, mentre Ciro mi penetra, Marco mi fa alzare, si abbassa i pantaloni, prende fra le mani il pene, e lo introduce nel mio sedere,
Ciro mi lecca i capezzoli, mentre il sig. Augusto continua a palparmi i seni, dopo un paio di minuti, mi abbasso, afferro il pene di Ciro e quello di Marco, gli accosto strofinandoli uno contro l'altro,
infilandomeli contemporaneamente in bocca, in quello stesso momento il sig. Augusto infila la lingua tra le dita del mio piede sinistro, con la lingua fa un percorso breve, senza mai staccarla dal mio corpo arriva al seno, poi scende nuovamente, sempre con la lingua comincia a giocare con il mio ombelico , Marco e Ciro fanno la stessa cosa, i tre mi fanno distendere sul divano, io chiudo gli occhi, sul mio corpo una strana sensazione, tre lingue che si muovono astutamente, che vogliono solo me, tre lingue e sei mani che mi toccano, che mi accarezzano, che mi tastano, a turno riprendono a penetrarmi, il sig. Augusto infila la lingua dentro il mio sedere, l'adrenalina è a 1000, all'improvviso la porta del salotto si apre una seconda volta, questa volta ad entrare è mia nipote Anna sorella di Ciro, di 21 anni, anche lei si unisce al gruppo, a battezzarla ci pensa il solito sig. Augusto, tastandole le tette da dietro, mentre si strofina contro il sedere di Anna. Ciro, il fratello di Anna,le infila una mano sotto la gonna, Anna emette un piccolo urlo, il fratello le aveva infilato due dita nella vagina, Marco e Augusto, esausti si rivestono, e si siedono sul divano, stessa cosa faccio io, mentre Ciro e Anna continuano a toccarsi e a baciarsi, mi unisco a Marco e Augusto, sul divano, i due mi palpano ancora un po', senza togliermi i vestiti, delle semplici toccatine, sui seni, sulle gambe, dei baci alla francese, ecc. Anna e Ciro, dopo 15 minuti di sesso sfrenato, smettono, Ciro si abbottona il jeans, Anna invece, mi salta addosso, toccandomi, baciandomi e leccandomi, sussurrandomi nell'orecchio frasi del tipo "Che bella zia che mi ritrovo . . ." io le reggo il gioco, tastando qua e la . . .mentre le lecco i capezzoli, la moglie del sig. Augusto chiama il proprio marito, Anna si ricompone in fretta, e si siede sull'altro divano, vicino a Ciro, la porta del salotto si apre per la terza ed ultima volta, la moglie di Augusto (madre di Marco) ci chiama per giocare a tombola, noi ci alziamo dal divano e ci rechiamo in cucina, Marco mi sussurra nell'orecchio "noi a tombola abbiamo già giocato!"
 
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